La solitudine della cattedra è un memoir nato dall’esperienza di lavoro di un’insegnante di francese nella scuola media superiore. Può essere letto come un faro che illumina dall’interno alcune delle tante componenti della scuola: la complessità dell’insegnamento, gli ostacoli da affrontare per svolgere al meglio il proprio lavoro, il perenne confronto fra una scuola sostanzialmente statica e una società in continua trasformazione.
LA SOLITUDINE DELLA CATTEDRA Recensioni narrativa
LA SOLITUDINE DELLA CATTEDRA (Editrice Zona 2013)
– A lezione di memoria insieme a Titti Follieri, da “la Repubblica”, 29 settembre 2013
– Un’affollata solitudine, di Barbara de Miro d’Ajeta, “LUD – Libera Università delle Donne”, 23 ottobre 2013
– Tra banchi e corridoi, di Liliana Di Ponte, “Libere Recensioni”, 7 dicembre 2013
– L’etica della vita in una narrazione di Titti Follieri, di Silvana Folliero, “I Fiori del male” – Quaderno trimestrale di poesia, cultura letteraria e arte n. 58, maggio-agosto 2014
– Rino Ermini: La solitudine della cattedra di Titti Follieri, “Cenerentola” n. 169, giugno 2014
– Quell’insegnante che non si dimentica di Serena Fuart serenafuart.over-blog.it, 16 settembre 2014
– Patrizia Fazzi, Un cuore che guarda dalla cattedra, in “Literary”, 25 febbrario 2015